Estetica e conservazione
La principale istanza, considerato lo stato di degrado esistente, è quella di conciliare la ricerca “estetica” di restituzione e conservazione con quella “storica” di conoscenza del bene. Il restauro è quindi condotto nel rispetto delle architetture originarie e delle peculiarità storiche, artistiche e architettoniche dei vari fabbricati, optando per la ricostruzione della materia mancante nelle parti ripetitive al fine di restituire una visione formale di insieme che permetta una corretta lettura storico artistica dei manufatti e delle loro trasformazioni.
Nella definizione degli interventi viene sempre data priorità alla necessità di consolidamento e restauro della struttura e all’esigenza di garantire una tempestiva apertura al pubblico, tenendo conto fin dall’inizio delle destinazioni d’uso e della necessità di contenimento dei costi di gestione e manutenzione, di conciliare tutela e fruizione, recupero e rifunzionalizzazione, di garantire il superamento delle barriere architettoniche, il massimo risparmio energetico ed idrico e la salvaguardia dell’ambiente e degli ecosistemi ed infine, attraverso un attento coordinamento, di rispettare i tempi di consegna delle opere secondo i crono-programmi preventivati dai fondi stanziati dalla Comunità Europea.
Il Loggiato della Reggia di Diana
Il Rondò Alfieriano
La Galleria Grande
La Reggia di Venaria: lavori a corte – 1
La Reggia di Venaria: lavori a corte – 2
I giardini della Venaria: lavori a corte – 1
I giardini della Venaria: lavori a corte – 2
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