Ifigenia, la guerra di Troia e la dea Diana

Alla scoperta delle favole antiche narrate nelle decorazioni della Reggia

Le sale della parte più antica della Reggia, non solo la sala centrale, sono dedicate alla dea Diana e alla natura.

La sala dei Cervi famosi, delle Cacce acquatiche, la Sala degli animali feroci e dei templi dedicati a Diana e poi ancora la Sala dei Saettatori famosi, delle Cacce infernali e addirittura il fregio di un’intera sala racconta la storia di Ifigenia, figlia del potente re Agamennone, comandante dei greci durante la guerra di Troia.

Immaginate di essere proprio nel mezzo della grande Sala di Diana, alzate gli occhi verso l’alto e osservate. Al centro della volta, nel grande rettangolo, una bellissima fanciulla, splendidi cani, un uomo con la barba, cervi in lontananza. Chi sono? Cosa fanno?

Ci aiuta a capire tutto una specie di fumetto, il cartiglio che svolazza sulla scena: “Delle cacce ti dono il sommo impero”.

La fanciulla è la dea Diana, dea della caccia, della natura e della luna, protettrice degli animali, abituata a centrare l’obiettivo con il suo arco infallibile, severa ma anche generosa.
L’uomo è Giove, il capo di tutte le divinità e padre di Diana, che dona a lei il comando sulle cacce, cioè la nomina dea della caccia e da quel momento le avventure hanno inizio… storie di bestie feroci, di corse nei boschi, di amori e di astuzie.

Un simpatico maestro di cerimonie vi accompagnerà alla scoperta di queste favole antiche ispirate al mito e alle decorazioni della Reggia.

Un progetto dei Servizi Educativi, in collaborazione con il Centro Studi e con la Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani Onlus, dedicato ai bambini.

Produzione:
Consorzio delle Residenze Reali Sabaude e Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani Onlus

Progetto:
Servizi Educativi e Centro Studi  – Consorzio delle Residenze Reali Sabaude
Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani Onlus

Ricerche storico-artistiche:
Clara Goria, Centro Studi Consorzio delle Residenze Reali Sabaude

Testo e voci narranti
Pasquale Buonarota e Alessandro Pisci, Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani Onlus

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