Il Cogeneratore: un amico insostituibile per la vita della Reggia e per l’ambiente
Che cos’è un cogeneratore e perché la sua presenza fa della Reggia di Venaria uno dei musei più green d’Italia?
Lo chiediamo all’Ing. Giorgio Ruffino, energy manager della Reggia che ci spiega la sua utilità ed il risparmio energetico che consente di ottenere.
Giorgio che formazione ha un energy manager e perché un museo decide di dotarsi di una figure così nel suo organico?
L’energy manager deve avere una formazione tecnico-scientifica ed ha il compito di gestire ciò che riguarda l’energia all’interno di un’azienda o un ente pubblico come la Reggia di Venaria. Deve verificare ed ottimizzare i consumi, promuovendo interventi mirati all’efficienza energetica e all’uso di fonti rinnovabili ove possibile.
Poiché il Complesso della Reggia di Venaria Reale annualmente consuma più di 1000 TEP (tonnellate equivalenti di petrolio), secondo la legge 10/91 il Consorzio delle Residenze Reali Sabaude è obbligato ad avere un responsabile per la conservazione e l’uso razionale dell’energia.
Che cos’è dunque un cogeneratore?
Semplice: un motore alimentato a gas metano che consente di co-generare, cioè di generare contemporaneamente, due forme di energia: energia termica (acqua calda utilizzata negli impianti di climatizzazione) ed energia elettrica.
Di quanta energia elettrica ha bisogno una realtà come la Reggia?
Il corrispettivo grosso modo del consumo di 1600 appartamenti, la Reggia ha una superficie di 950 mila metri quadrati e un volume climatizzato di circa 220.000 mc.
L’utilizzo del cogeneratore però, attivato nel 2017, ha prodotto subito ottimi risultati in termini di risparmio energetico. La riduzione di energia elettrica prelevata dalla rete è infatti stata del 32% nell’anno 2017 rispetto al 2016, di un ulteriore 20% nel 2018 e 19% nel 2019.
Questo significa una riduzione annua di circa 2.618 tonnellate di CO2 emesse nell’atmosfera, portando il risparmio complessivo degli ultimi anni a ben oltre il 40% rispetto ai valori del 2016.
Come viene utilizzata invece l’acqua calda prodotta dal cogeneratore?
L’acqua calda è fondamentale per il museo: quest’ultima infatti, miscelata con l’acqua fredda, serve per climatizzare gli ambienti della Reggia modificando temperature ed umidità a seconda delle esigenze di confort dei visitatori e soprattutto per la conservazione delle oltre 500 opere ospitate lungo il percorso di visita! Quest’ultime necessitano di una temperatura ambiente compresa tra i 18 °C ed i 22 °C ed un’umidità relativa compresa tra il 40% ed il 60%.
Questi impianti saranno molto grandi, come si è coniugata la loro presenza con le esigenze di tutela paesaggistica ed ambientale di un bene culturale dichiarato, tra l’altro, Patrimonio Unesco?
Il complesso monumentale, oltre ad essere vincolato in quanto bene storico ed artistico, è inserito in un parco naturale, dichiarato Sito d’Interesse Comunitario, ed è quindi soggetto a vincoli paesaggistici molto stringenti.
Quindi l’attenzione da parte del Consorzio di Valorizzazione Culturale La Venaria Reale (ora Consorzio delle Residenze Reali Sabaude) verso la sostenibilità energetica del museo è sempre stata alta, a partire dal progetto di restauro del complesso iniziato a fine degli anni ’90.
Per non alterare la bellezza paesaggistica del luogo e dei nascenti giardini era necessario nascondere tutti gli impianti tecnologici.
Grazie all’intuizione del maestro Giuseppe Penone questa criticità è stata trasformata in un grande progetto artistico: il Giardino delle Sculture Fluide occultando alla vista il Polo tecnologico costituito dalla Grandi Centrali ha regalato alla Venaria uno dei più importanti interventi di arte contemporanea in Europa. Questa perfetta integrazione fra locali tecnici, impianti tecnologici di grandi dimensioni ed i giardini risulta essere una caratteristica unica e a suo modo irripetibile della Reggia di Venaria rispetto a qualsiasi altro museo.
Dedicata alle attività rivolte alle azioni di ottimizzazione energetica della Reggia di Venaria, la puntata della WebSerie ENEA “Una Reggia tutta verde” è visibile sulla pagina Facebook di “Italia in classe A”.
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