Autunno – Allegoria dell’Autunno

Si volta di scatto, come sorpresa, la giovane donna scolpita nel marmo qui nella parte dell’Allegoria dell’Autunno. Il manto si gonfia arioso e la veste classicheggiante si modella con leggere pieghe in aderenza al corpo. Intanto la cornucopia, su cui poggia la mano sinistra, riversa a terra i frutti di stagione che rotolano dal piano del piedistallo, improvvisando una natura morta autunnale. Melagrane mature e già spaccate, uva succosa, mele pere.  Con la mano destra, ora mutila, sembra stringere qualcosa. Un grappolo d’uva, se non un calice di vino? Ed è tutto un gioco di relazioni e movimenti incrociati con le altre compagne delle Stagioni.

Un grappolo d’uva è proprio tra i suoi capelli, come il diadema prezioso con una perla posto al centro dell’acconciatura. Lo sguardo è rivolto alla Piccola galleria alfieriana, seguendo i passi di chi la percorre o forse per balzare giù con un salto fuori dalla nicchia. E a perdifiato raggiungere i giardini e il frutteto della Reggia al sole autunnale di queste giornate.

Simone Martinez (Messina 1689-Torino 1768), L’Autunno, 1741-1752, marmo bigio di Frabosa, altezza 235 cm.  Reggia di Venaria, Rondò della Galleria piccola.

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