Ritratti – Estate
Qual è il pubblico della Reggia di Venaria? Quanti anni ha? Da dove arriva? Come è arrivato qui? E cosa lo ha più colpito nel corso della visita? E ancora: che suggerimenti darebbe per migliorare la sua esperienza?
Sono domande che si possono fare attraverso un questionario impersonale a fine visita, oppure si può tentare una strada nuova: per esempio coinvolgere un fotografo e uno scrittore – Daniele Baldi ed Enrico Remmert – e farli dialogare con i visitatori, ciascuno attraverso la sua arte, lasciandoli liberi di muoversi lungo gli spazi della Reggia durante l’orario di visita, fermando i visitatori, fotografandoli e intervistandoli, senza filtri in tutti i sensi.
Questo è Ritratti: un tentativo di approccio profondo al pubblico della Reggia che diventa anche una testimonianza tangibile. Un ritratto fotografico e un’intervista, da cui viene estrapolata una frase significativa, che vengono pubblicati sulla pagina Instagram della Reggia insieme al nome, all’età e alla provenienza del visitatore o del gruppo di visitatori.
L’obiettivo non è ottenere una mappa statistica né tracciare una provenienza, quanto instaurare un dialogo con il pubblico della Reggia e darne testimonianza, fare emergere le motivazioni, la curiosità, i plausi e – perché no? – le eventuali critiche.
La fase estiva del progetto ha raccolto una trentina di ritratti/interviste ma è già prevista una seconda sessione tra l’autunno e l’inverno. Poi, chissà: magari si continuerà anche nelle prossime stagioni…
“Quando entro qui per lavorare, quello che sento subito è un grande senso di pace. Perché qui ci sono due delle cose più belle al mondo: l’Arte e la Natura.”
Esra (23 anni). Da Alessandria d’Egitto
“Non eravamo mai state a Torino e quest’anno abbiamo deciso di passarci una settimana. Per la Reggia di Venaria c’è solo un aggettivo: grandiosa.”
Lisa (19 anni) e Fabiana (55 anni). Da Bolzano
“Tutto questo è espresso efficacemente dalla parola gloria.”
Stephan (38 anni), Veronica (10 anni), Caterina (6 anni) e Maria (35 anni). Da Praga
“È la prima volta che veniamo a Torino e ci torneremo: è una città piena di sorprese. Tra queste la Reggia di Venaria forse è la più bella. Tra questi giardini viene voglia di fare sport e correre: è vero che organizzano una mezza maratona?”
Irnara (39 anni) e Kassiyet (35 anni). Da Astana in Kazakistan
“Vengo alla Reggia tutte le volte che c’è una nuova mostra. Oppure quando voglio rilassarmi, cosa che accade molto spesso. Ho la Tessera Musei consumata.”
Lara (44 anni). Da Venaria Reale
“Dovevamo andare sul lago ma dava pioggia, così siamo venute a Venaria. Abbiamo visto solo i giardini e dobbiamo ancora entrare nella Reggia: siamo aperte a tutto e pronte a niente!”
Nadia (35 anni), Paola (35 anni), Alice (36 anni) ed Erica (35 anni). Da Bergamo
“Questi giardini sono un posto magico e romantico: ci piacciono molto. Ma forse è già il momento di potare qua e là?”
Giorgio (14 anni), Davide (52 anni) e Simona (46 anni). Da Chieri
“È la prima volta che vengo e vedo questa meraviglia. Posso fare una piccola critica: non è conosciuta abbastanza. Andrebbe pubblicizzata molto di più.”
Marianna (52 anni). Da Tribiano in provincia di Milano
“All’esterno l’insieme degli stili architettonici è davvero notevole. E poi, se si può dire, è molto piemontese: elegante ma senza sfarzo.”
Andrea (25 anni) e Alessia (26 anni). Da Rovereto e da Forlì
“Rispetto a qualche anno fa ci sono stati dei miglioramenti notevoli per noi, ma rimane ancora da fare molto: ghiaia e sanpietrini sono un problema per le carrozzelle e delle passerelle di legno in certi punti sarebbero molto utili. Poi qualche mappa in più non guasterebbe.”
Patrizia (63 anni). Da Torino
“Il paragone tra Reggia di Venaria e Reggia di Versailles viene automatico, anche per il fatto che entrambe nacquero come luoghi di caccia, entrambe vennero ampliate nell’arco di molti anni ed entrambe diventarono luoghi riservati al re e alla sua corte. Qual è più bella? Quella che ti piace di più.”
Beatrice (53 anni) e Thierry (59 anni). Da Nantes
“La reggia è un luogo meraviglioso: è una specie di rappresentazione fisica e tangibile della parola eleganza.”
Gabriele (32 anni), Federica (30 anni), Alessandra (31 anni), Silvia (31 anni) e Stefano (31 anni). Da Torino e Verona
“È la prima volta in assoluto che veniamo qui. Avevamo letto che i giardini della Reggia sono stati eletti parco pubblico più bello d’Italia. Ma gli interni sono altrettanto fascinosi.”
Agnes (31 anni) e Serena (40 anni). Da Budapest e Torino
“La Reggia per me è casa, anche perché abito qui di fronte. La considero una fortuna unica.”
Sara (45 anni). Da Venaria Reale
“Abbiamo visto tantissime fotografie online, soprattutto della Galleria Grande, e alla fine ci siamo incuriositi e siamo venuti a Torino. Bisogna ammettere che in fatto di grandeur i Savoia non erano inferiori a nessun’altra casa reale europea.”
Luigi (49 anni) e Greta (42 anni). Da New York e Ginevra
“È la seconda volta che veniamo a Torino ma la prima alla Reggia. Una collega di lavoro ce ne ha parlato allo sfinimento. E, in effetti, rimane difficile descrivere a parole tutta questa bellezza.”
Luca (39 anni), Valentina (31 anni) e Niccolò (1 anno). Da Varese
“Prima, quando ha iniziato a piovere, i mattoni rossi sono diventati scuri e avevano qualcosa delle architetture inglesi. Poi è tornato il sole e anche la bellezza italiana.”
Eric (78 anni) e Pascal (62 anni). Da Bruxelles
“Non so se è il caso di fare un paragone con Versailles, ma per me i giardini sono più belli di quelli di Versailles.”
Ludovico (27 anni) e Samadhi (28 anni). Da Roma e La Paz in Bolivia
“La Reggia è meravigliosa e i giardini incantevoli. Tra questo verde si respira qualcosa di davvero raro: un misto di pace e regalità.”
Monica (43 anni) e Sara (34 anni). Da Forlì
“Ho studiato la Reggia all’università e da tempo volevo vederla dal vivo. Sono rimasta per venti minuti nella Galleria Grande: un incanto unico al mondo.”
Sara (22 anni). Da Milano
“È la terza volta che veniamo a visitarla e ogni volta è un nuovo incanto. Torneremo una quarta, questo è ovvio.”
Chiara (22 anni) e Martina (21 anni). Da Milano
“La cosa che mi colpisce di più della Reggia sono gli spazi. È tutto smisurato: le altezze, le lunghezze, l’ampiezza dei giardini. L’immensità.”
Antonio (65 anni). Da Torino
“Sono alla mia quarta o quinta visita. Quando ti dicono che questo posto era un rudere abbandonato non riesci a crederlo. Uno dei lavori di restauro più straordinari al mondo.”
Carolina (49 anni). Da Torino
“Per me la Reggia è un luogo di lavoro favoloso. Nonostante io stia qui tutta la settimana, a volte la domenica ci vengo di nuovo insieme a mia moglie, da visitatori.”
Tony (55 anni). Da Venaria Reale
“Siamo venuti in moto da Livorno su invito di amici bikers torinesi. Ieri abbiamo visto loro e oggi siamo venuti qui: nel bel mezzo della storia d’Italia.”
Claudio (55 anni) e Federica (50 anni). Da Livorno
“Lavorare qui è un’esperienza: sei letteralmente immerso nell’arte e sembra che il pubblico ne venga influenzato. Si muove con più tranquillità, con più educazione, come se fosse in una bolla speciale, più gentile e rispettosa rispetto al mondo esterno.”
Virginia (21 anni). Da Venaria Reale
“Uno non ci pensa mai ma una Reggia è un posto incredibile per definizione: è il luogo della storia ma è anche il luogo della fiaba, e Venaria lo conferma.”
Alessandra (16 anni) e Alice (36 anni). Da Mantova
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