Giochi

Giochi

Giochi. Giochi di luce. Giochi di ombre. Giochi di colori. Quando si è bambini, tutto può diventare gioco. La neve in cui tuffarsi. Gli alberi dietro ai quali nascondersi. I colori con cui disegnare feste danzanti. Com’è che si dice? La fantasia vola. E volando fa del mondo un luogo magico, ricco di promesse che si rinnovano ogni giorno e ogni notte, grazie ai sogni. Anche i sogni sono giochi di luce, di ombre e di colori. Ma certi luoghi del mondo reale, rari e preziosi, permettono di sognare a occhi aperti.

La Fontana del Cervo al centro della Corte d’Onore della Reggia, con al centro l’Igloo di Mario Merz, caratterizzata dall’impiego di fascine e da un numero al neon di Fibonacci posto sul fianco del maestoso cervo in cima alla scultura. Poi i prati che costeggiano il canale centrale con le lunghe ombre degli aceri campestri. Infine, l’iconico pavimento della Galleria Grande in occasione dell’evento “L’artista incontra se stesso”, volto a sensibilizzare il pubblico sulle condizioni dei lavoratori dello spettacolo al tempo della pandemia.

Fontana del Cervo innevata, veduta aerea. Foto di Mihele D'Ottavio
Prati che costeggiano il canale centrale con le lunghe ombre degli aceri campestri, veduta aerea. Foto di Mihele D'Ottavio
Pavimento della Galleria Grande, veduta aerea. Foto di Mihele D'Ottavio

Testi: Giuseppe Culicchia
Fotografie: Michele D’Ottavio

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