#noveparole. 4 – Potere

Gian Luca Favetto racconta la Reggia di Venaria in un viaggio attraverso nove parole.

Un viaggio sentimentale in nove tappe, nove idee, nove storie, nove spazi presentati con uno sguardo insolito. Non un semplice giro per sale e gallerie di una reggia, ma il racconto di un luogo attraverso i sentimenti e le idee che suggerisce. Un luogo che è, insieme, architettura, residenza, progetto urbanistico, metafora, utopia e simbolo di potere, frutto di una visione che, con la sua stratificazione orizzontale di stili ed epoche, rimane contemporanea a ogni tempo che attraversa. 

Le parole, seppur piccole, contengono immagini, anche le più immense. Contengono emozioni e sentimenti, anche se gli uni e le altre sono infinitamente grandi, indefinibili. Contengono tutto il passato e il futuro e costruiscono le storie in cui possiamo riconoscerci. 

Nove parole come isole, che formano un arcipelago da visitare.

Ideazione e voce: Gian Luca Favetto
Graphic design: Leandro Agostini
Editing: Gianluca Negro
Un progetto del Consorzio delle Residenze Reali Sabaude

4 – POTERE

Attraversata da commistioni e integrazioni continue, la Reggia non può non essere un luogo di cultura… un centro d’arte, di incontro di molte arti, dove il contemporaneo si fa casa del passato. Ma è anche luogo del potere, dove il potere si esibisce… vive per mostrarsi sul palcoscenico del mondo. 

In questo luogo d’angolo, siamo in un altro passaggio, su un’altra di quelle frontiere su cui la reggia cresce. Da qui si aprono gli appartamenti privati dei sovrani. E questa, la Camera di Udienza della Regina, è il salotto di Anna Maria d’Orleans, nipote del Re Sole, moglie di Vittorio Amedeo II, il rinnovatore della politica sabauda, che proprio alla Francia si ribella, sceglie l’indipendenza contro Luigi XIV, e nel 1706 sconfigge i francesi salvando Torino dall’assedio; nel 1713 con il trattato di Utrecht acquisisce il titolo di Re di Sicilia; nel 1720 con il trattato dell’Aia è costretto a lasciare la Sicilia agli spagnoli e avere in cambio la Sardegna – ma pur sempre Re rimane.  

In questa sala la regina si trova con le dame di palazzo, riceve i familiari e una volta la settimana, per un’ora, riunisce il cosiddetto Circolo della Regina, dove arrivano cortigiani, ambasciatori, visitatori stranieri… 

L’importante è apparire fra coloro che possono essere invitati a corte dove la famiglia reale e i suoi ospiti sono accuditi, fra gli altri, da 16 cavalieri di sala, 13 primi scudieri, 12 aiutanti di camera, 13 dame di corte e poi anche 6 coiffeuses, 11 uscieri, 55 valletti, 52 domestici, 2 tappezzieri, 4 parrucchieri, 7 addetti allo stato del maggiordomo, 1 portatavole e distributore delle candele, 1 portinaio, 1 custode dei tetti, 1 donna per trasportar l’immondizia… 

Durante il Circolo della Regina, lei seduta al centro su una sedia con i braccioli, le dame dietro su sgabelli e tutti gli altri in piedi attorno, era la Regina a tener conversazione e a rivolgere domande… Solo in quel caso, l’interrogato, poteva parlare.

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