Allestimento del quadro di Comba nella camera di Rosa Vercellana

Pagina 2. ‘L’ingresso di Vittorio Emanuele II a Venezia’: storia di un ritorno

Anche le collezioni degli Appartamenti Reali del Castello della Mandria (dal 2018 in gestione al Consorzio delle Residenze Reali Sabaude) hanno storie da raccontare…

Un nuovo tassello si è aggiunto infatti al rigoroso progetto di riallestimento degli Appartamenti Reali condotto dall’Ente Parco della Regione Piemonte nel 2016 e accompagnato da un’estesa campagna di restauri di arredi e collezioni sostenuta dalla Compagnia di San Paolo.

Nel 2022 un dipinto, in pessime condizioni, giungeva dai depositi del Castello di Racconigi ai laboratori del Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale”, per essere sottoposto ad un intervento di recupero, nell’ambito di una tesi del corso magistrale in ‘Conservazione e Restauro dei Beni Culturali’ dell’Università di Torino.

La tela raffigura l’Ingresso solenne di Vittorio Emanuele II a Venezia, avvenuto il 7 novembre 1866 per celebrare l’annessione delle province venete al Regno d’Italia, al termine della Terza Guerra di Indipendenza.

Il dipinto prima del restauro
Il dipinto prima del restauro: Pierre-Paul Comba, Ingresso di Vittorio Emanuele II a Venezia, 1867, olio su tela, Racconigi (CN), Castello - Direzione Regionale Musei Piemonte - ©Fondazione Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale”
Dettaglio del dipinto con firma e data
Dettaglio del dipinto con firma e data

Il restauro è stata l’occasione per riscoprire un artista dimenticato: il francese Pierre-Paul Comba (Châble, 1834 – Nizza, 1870) in precedenza erroneamente ritenuto fratello del più noto Francesco Comba, tassidermista del re e direttore del Giardino zoologico della Mandria.   

Con metodo scientifico e spirito investigativo la giovane tesista ha ripercorso gli inventari e gli spostamenti dell’opera fino a chiarirne con estrema certezza la provenienza da uno degli ambienti più carismatici degli Appartamenti Reali, la camera da letto di Rosa Vercellana, moglie morganatica del re Vittorio Emanuele II.

Il dipinto dopo il restauro
Il dipinto dopo il restauro

Grazie ad un accordo di deposito temporaneo con il Castello di Racconigi-Direzione Regionale Musei, finalizzato alla presentazione degli esiti del restauro, il dipinto è attualmente tornato nell’ambiente per cui era nato

Qui Rosa Vercellana lo ammirava insieme ad oltre opere realizzate da Comba, tra cui Il ritratto della cagna Zoe, il bracco preferito dal re cacciatore, esempio di come negli Appartamenti Reali convivano strettamente la dimensione pubblica e quella privata del sovrano.

Scopri di più: Il ritorno di un’opera del Comba alla Mandria (pdf)

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