#noveparole. 5 – Infinito

Gian Luca Favetto racconta la Reggia di Venaria in un viaggio attraverso nove parole.

Un viaggio sentimentale in nove tappe, nove idee, nove storie, nove spazi presentati con uno sguardo insolito. Non un semplice giro per sale e gallerie di una reggia, ma il racconto di un luogo attraverso i sentimenti e le idee che suggerisce. Un luogo che è, insieme, architettura, residenza, progetto urbanistico, metafora, utopia e simbolo di potere, frutto di una visione che, con la sua stratificazione orizzontale di stili ed epoche, rimane contemporanea a ogni tempo che attraversa. 

Le parole, seppur piccole, contengono immagini, anche le più immense. Contengono emozioni e sentimenti, anche se gli uni e le altre sono infinitamente grandi, indefinibili. Contengono tutto il passato e il futuro e costruiscono le storie in cui possiamo riconoscerci. 

Nove parole come isole, che formano un arcipelago da visitare.

Ideazione e voce: Gian Luca Favetto
Graphic design: Leandro Agostini
Editing: Gianluca Negro
Un progetto del Consorzio delle Residenze Reali Sabaude

5 – INFINITO

A un certo punto, nel viaggio dentro questo accumulo di stili, epoche, stanze, sale, storie, dopo una serie di informazioni e sorprese, hai – quasi di colpo… non sei preparato, non te l’aspetti – la vertiginosa percezione che si apra l’infinito… qui dentro… 

Non è solo una questione di spazio, anche di tempo, e di meraviglia, di silenzio… C’è qualcosa di cosmico, ma luminoso, che impone il silenzio… 

È come se ti trovassi al cospetto dell’universo… non però come lo vediamo nelle immagini dai satelliti o al cinema, 2001 Odissea nello spazio… tutto buio nero vuoto… Questo invece è luminoso… è pieno… ma di aria… di luce, appunto, di leggerezza.

È l’effetto della Grande Galleria ideata da Filippo Juvarra con la sua infinita serie di colonne, marmi, rombi, stucchi, finestre, con i suoi volumi e questo biancore abbacinante, con questa impressione di leggerezza, questo palpabile senso della festa, del fasto, del gioco e della gioia che ha la forza di una installazione d’arte – contemporanea… 

C’è un’idea di rarefazione e levità che ha a che fare con l’anima… forse…

Perché sapere e affastellare tutti i numeri della Venaria, i 118.000 metri quadrati della Reggia, i 196.000 metri quadrati di stucchi e intonaci, i 35.000 metri quadrati di facciate, i 1.600 metri quadrati di affreschi, i 2 chilometri di percorso di visita e gli 80 ettari dei Giardini… Contano e raccontano i numeri, sì, ma quando te ne vai da qui, ormai avrai capito il vero segreto della Reggia: custodisce un luogo dove abita l’infinito. 

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